Sabato, 18 Maggio 2024

Mattarella in Ghana: “Modello virtuoso di democrazia in tempi difficili per l’Africa”

L’Italia considera il Ghana “un modello virtuoso di democrazia”, tanto più in questo periodo nel quale il sistema democratico sembra vacillare in Africa occidentale, e nel quadro di questi valori condivisi intende portare avanti una già solida esperienza di cooperazione comune. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha aperto la conferenza stampa congiunta con l’omologo ghanese Nana Akufo-Addo ad Accra, dove il capo dello Stato è arrivato ieri sera per la sua seconda tappa del suo tour in Africa occidentale che in precedenza lo ha visto in Costa d’Avorio.
 
“Il Ghana e l’Italia sono legate da un’amicizia forte e dalla comune aspirazione a coltivare rapporti internazionali all’insegna del multilateralismo, a dialogare con tutti, a cercare la pace”, ha proseguito Mattarella, sottolineando che Roma ed Accra si sono riconosciute nella comune convinzione che la strada della guerra “scelta in Medio Oriente ed in altre parti del mondo sia sbagliata”. Mattarella ha sottolineato la “piena sintonia e coincidenza di prospettive” emersa nel dialogo a porte chiuse avuto con l’omologo Akufo-Addo, il quale ha espresso “parole di grande simpatia per l’Italia” e ha ribadito l’impegno a consolidare un partenariato ritenuto “di grande importanza”.
 

Una cooperazione da ascrivere anche nel quadro del Piano Mattei ma sempre in un’ottica paritaria, ha precisato Mattarella, che ha ringraziato il presidente ghanese anche per il riferimento alla riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, necessaria se si vuole garantire una reale rappresentanza internazionale all’Africa. Si tratta, ha concordato Mattarella, di riforme e processi che richiedono tutti “un grande dialogo internazionale”. Nel corso del suo intervento Mattarella ha riconosciuto al Ghana la capacità di aver portato avanti riforme necessarie a contrastare la crisi economica che attanaglia il Paese – a settembre il tasso di inflazione aveva superato il 40 per cento – e in questo senso ha definito l’esperienza ghanese “di grande valore” per tutto il continente africano. Il capo dello Stato ha ribadito la volontà italiana di “articolare ulteriormente la cooperazione” già esistente con Accra, sul filo di un interscambio “che è cresciuto molto” e del “grande interesse” con il quale le aziende italiane guardano al Ghana e a tutta l’Africa occidentale. In questo senso giocherà a favore, ha osservato Mattarella, anche il ripristino di un volo diretto fra Accra e Roma, mentre un messaggio rassicurante è stato inviato sul versante energetico: “Eni è nel Paese da tanto tempo e continuerà ad esserlo, essendo superate le difficoltà che si erano create”.

La cooperazione fra Italia e Ghana si estende anche all’ambito universitario. “Vorremmo accrescere gli scambi di studenti, dispositivo che consente di avvicinare le giovani generazioni”, ha osservato Mattarella, ricordando che l’Italia ospita “una generosa, integrata ed apprezzata” comunità ghanese che “contribuisce alla nostra crescita economica”, così come in Ghana molti italiani contribuiscono a dare un’immagine all’estero del nostro Paese. Impressioni che il presidente aveva tenuto a condividere anche ieri in occasione dell’incontro con la comunità italiana, definita “un prezioso strumento di raccordo” fra i due Paesi. Mattarella ha quindi ricordato la visita in agenda domani, 6 aprile, al Centro di formazione “Don Bosco” di Ashaiman, creato dai salesiani in collaborazione con Confindustria e da dove vengono selezionate figure professionali da inserire in aziende italiane. Per l’occasione, verrà presentato il progetto Ghana della confederazione di industriali, che prevede di inviare i giovani formati in questa scuola a fare pratica anche in Italia.

Quanto al Piano Mattei, Mattarella ha insistito sul punto che, forse, più gli sta a cuore del progetto promosso dal governo italiano. “Lo intendiamo fondato sulla cooperazione, in un rapporto paritario, perché il futuro di Africa ed Europa è necessariamente comune”, ha detto il capo dello Stato, confermando l’intenzione italiana di promuovere progetti congiunti ed apprezzando il ruolo giocato dal Ghana all’interno di comunità regionali come la Cedeao (Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale) nel “sollecitare con determinazione il ripristino della democrazia” nei Paesi oggi guidate da giunte militari salite al potere con un colpo di Stato, “anche a vantaggio di una più efficace lotta contro il terrorismo”. A questo riguardo, ha proseguito Mattarella, l’Italia guarda “con grande interesse” all’iniziativa di Accra, una piattaforma a guida e responsabilità africana, e ha mantenuto fermo l’impegno contro la pirateria ed i traffici nel Golfo di Guinea, progetto nel quale Marina italiana e ghanese collaborano insieme verso un comune obiettivo di sicurezza.

Sui flussi migratori irregolari, Mattarella ha ribadito l’auspicio di “affrontare insieme” il fenomeno, “che va convertito dai traffici illegali ad ingressi regolari e definiti, un obiettivo importante”. Apertura alla cooperazione con l’Italia è stata espressa anche dal presidente ghanese Akufo-Addo, che ha evidenziato i tentativi di trovare “soluzioni alla povertà, alle migrazioni forzate ed al terrorismo”. “Il Ghana rimane impegnato nella cooperazione con l’Italia, per lavorare insieme come facciamo da anni”, ha detto Akufo-Addo, che ha riconosciuto nei due Paesi valori condivisi ed il comune sforzo a lavorare a livello sia bilaterale che multilaterale. A livello regionale il presidente ghanese ha citato le opportunità di investimento collegate all’accordo per l’Area di libero scambio continentale africana (Afcfta), l’esperienza italiana nel settore delle tecnologie e la volontà di contenere l’impatto del cambiamento climatico, sottolineando a livello politico l’importanza di riformare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite al fine di garantire una rappresentanza internazionale dei Paesi africani.

Nel suo viaggio, il presidente Mattarella è accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli. Accolto ieri sera all’aeroporto internazionale di Accra dall’omologo Akufo-Addo e dalla moglie Rebecca, Mattarella ha avuto oggi il bilaterale con l’omologo prima di visitare il Memoriale di Kwame Nkrumah, in onore dell’ex presidente del Ghana. L’agenda prevede quindi una visita al museo di Kwame Nkrumah e quella al Castello di Christiansberg. La visita si concluderà domani, 6 aprile, con l’incontro al Centro di formazione “Don Bosco” di Ashaiman ed il saluto, al porto di Tema, della Nave Bettica. Nel primo pomeriggio di sabato il presidente farà infine ritorno a Roma. La visita di Mattarella in Ghana, così come quella appena conclusa in Costa d’Avorio, testimonia la ritrovata centralità acquisita dal continente africano, che rappresenta una delle priorità della politica estera italiana. Dopo aver visitato l’Etiopia, nel 2016, e il Mozambico e lo Zambia, nel 2023, l’attenzione del capo dello Stato si è spostata ora in Africa occidentale, ed in particolare su due Paesi che – oltre che essere una cerniera con l’area turbolenta del Sahel, segnata da colpi di Stato e terrorismo – rappresentano (in particolare il Ghana) due degli esempi più avanzati dal punto di vista del consolidamento delle strutture democratiche, dei processi elettorali ed anche della partecipazione della società civile alla vita politica.

fonte novanews

 

 

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